Due milioni e 600mila morti per alcol, 338mila dei quali (il 13%) di età compresa tra i 20 e i 39 anni, e 600mila a causa di droghe psicoattive: sono i numeri – da bollettino di guerra – che l’OMS ha appena reso noti nel suo "Rapporto globale su alcol e salute e sui disturbi da uso di sostanze", con dati aggiornati al 2019. 

L’hanno chiamato “The Malaria Dividend”, presentandolo nel giugno scorso in occasione del vertice dei Paesi del G7 a Borgo Egnatia, in Puglia. È uno studio in cui si dimostra, cifre alla mano, come ridurre la malaria del 90% entro il 2030 porterebbe vantaggi sia ai Paesi endemici sia – per l’aumento dell’export conseguente – ai membri del G7.

Presentati al 40°Congresso annuale ESHRE di Amsterdam i dati di una ricerca italiana condotta su 6.600 coppie, che segnala un aumento esponenziale delle pratiche (riuscite) di procreazione assistita, che a tre anni dal primo trattamento raggiungono il 42% di successo

Uno studio presentato al Symposium sulla Medicina dei Sistemi sostiene che un particolare tipo di neurotrofine permette al cuore di “autoripararsi”, e di rallentare il processo di invecchiamento. Il muscolo cardiaco avrebbe infatti un suo “cervello” interno, formato da 50-70.000 neuroni, in grado di interagire con l’encefalo.

D’estate le medicine più gettonate appartengono a categorie precise: antimicotici, antibatterici e cortisonici, che tra giugno e agosto, secondo i dati forniti da Pharma Data Factory, vendono complessivamente 7,5 milioni di confezioni. In crescita sostenuta anche la vendita di farmaci contro la malaria.

Il cambiamento climatico, con le sue punte di caldo estremo, influisce anche sui parti pretermine. È quanto emerge da diversi studi condotti in tutto il mondo – Italia compresa - negli ultimi anni. Dove chiamando in causa diversi fattori, si osserva che le nascite precoci sono direttamente proporzionali all’aumento delle temperature ambientali