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Negli ultimi decenni la diffusione di Internet ha registrato un forte aumento a livello globale, in particolare tra adolescenti e giovani, ai quali sempre più spesso è diagnosticata la dipendenza da Internet (IA, Internet Addiction). E l’IA dimostra a sua volta di avere un impatto su diverse reti neurali che influenzano il comportamento e lo sviluppo di un adolescente.
La sostanza dello studio, guidato da Max Chang, ricercatore al Great Ormond Street Institute of Child Health dell'Ucl, e pubblicato il 4 giugno scorso su Plos Mental Health, non lascia spazio a interpretazioni: la dipendenza dal web ha conseguenze su diverse reti neurali cerebrali, ed è in grado di aumentare l’attività in alcune aree dell’encefalo nonostante il soggetto sia a riposo. Contemporaneamente, diminuisce la connettività funzionale nelle porzioni di cervello che riguardano il pensiero attivo, la memoria e la capacità di prendere decisioni, con possibili conseguenti difficoltà nelle relazioni sociali, nell’alimentazione e nelle ore di sonno, e dunque con cambiamenti comportamentali di rilievo.
La ricerca ha preso le mosse da una revisione della letteratura sugli studi di risonanza magnetica funzionale (fMRI) in stato di riposo e basati su un compito, per esaminare le conseguenze dell'IA sulla connettività funzionale (FC) nel cervello degli adolescenti e i conseguenti effetti sul loro comportamento e sviluppo, selezionando 12 ricerche precedenti e coinvolgendo 237 giovani tra i 10 e i 19 anni, con un follow-up di 10 anni: “È stata condotta una ricerca sistematica in due banche dati, PubMed e PsycINFO, per selezionare gli articoli idonei in base ai criteri di inclusione ed esclusione. I criteri di ammissibilità sono stati particolarmente severi per quanto riguarda l'età adolescenziale (10-19 anni) e la diagnosi formale di IA. Sono stati valutati i bias e la qualità dei singoli studi – si legge nell’abstract dello studio - I risultati della fMRI di 12 articoli hanno dimostrato che gli effetti dell'IA sono stati osservati in più reti neurali: un mix di aumenti/diminuzioni della FC nella rete della modalità predefinita; una diminuzione complessiva della FC nella rete del controllo esecutivo; nessun chiaro aumento o diminuzione della FC nella rete della salienza e nella via della ricompensa. I cambiamenti nella FC hanno portato a comportamenti e tendenze di dipendenza negli adolescenti. I conseguenti cambiamenti comportamentali sono associati ai meccanismi relativi alle aree del controllo cognitivo, della valutazione della ricompensa, della coordinazione motoria e dello sviluppo del cervello degli adolescenti”.
Che tutto questo abbia conseguenze a livello comportamentale è quasi scontato. E infatti: “I conseguenti cambiamenti comportamentali sono associati ai meccanismi relativi alle aree del controllo cognitivo, della valutazione della ricompensa, della coordinazione motoria e dello sviluppo del cervello adolescenziale. I nostri risultati hanno presentato le alterazioni della FC in numerose regioni cerebrali di adolescenti con IA, che portano a cambiamenti comportamentali e di sviluppo”.
Tuttavia, sembrerebbe esserci un piccolo limite: “Le ricerche su questo argomento sono state poco frequenti con campioni di adolescenti, e sono state condotte principalmente nei Paesi asiatici – si legge ancora nello studio - Futuri studi che confrontino i risultati di campioni di adolescenti occidentali forniranno maggiori informazioni sull'intervento terapeutico”.

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