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Il report di Pharma Data Factory (che si definisce “modello unico e innovativo per la misurazione delle performance di vendita di tutti i farmaci e dispositivi medici” e vanta, con la sua banca-dati, la raccolta dei dati di sell-out più puntuale ed estesa del mercato, con il 95% di farmacie monitorate e una rilevazione dei consumi reali dei farmaci in Italia) è sintetico quanto chiaro: nel primo quadrimestre del 2024 aumenta l’uso di antibiotici e cortisonici nei bambini italiani. E in generale, il mercato delle cure per i più piccoli ha generato un fatturato – sempre nei primi quattro mesi dell’anno - di oltre 95 milioni di euro, corrispondente a 9,8 milioni di confezioni vendute, con un prezzo medio di 9,7 euro.
Il mercato dei farmaci per la cura delle patologie infantili per un’età inferiore ai 14 anni è in crescita sia per quanto riguarda i valori (prezzo al pubblico) sia nei primi 4 mesi del 2024 (+5,6%), che nella stima annuale (+1,2%). I volumi invece hanno tendenze opposte nei due periodi considerati: crescita di quasi il 4% da gennaio ad aprile 2024, e decrescita negli ultimi 12 mesi: -0,6%.
“Le 3 classi di mercato con più volumi di vendita nei primi 4 mesi dell’anno e con trend positivo rispetto all’anno precedente – aggiunge Giorgio Cenciarelli, CEO di PDF – risultano dai nostri dati le penicilline ad ampio spettro, i corticoidi e le cefalosporine. Aggiungo che La maggior parte dei farmaci per la cura delle patologie infantili è di classe A e A con nota (64%, +11%) e la maggior parte è rimborsato dal SSN (89%)”.
Ma quali sono i medicinali della ‘top 10’ nella cura del bambino? Al primo posto c’è l’antibiotico a base di amoxicillina e acido clavulanico (654 mila confezioni vendute, in calo del 3,4% rispetto a gennaio-aprile 2023), il corticoide ormonale della classe dei corticosteroidi a base di betametasone (526 mila confezioni vendute, +5,3%), l’altro antibiotico a base di sola amoxicillina (322 mila confezioni vendute, -16,%), il corticosteroide a base di budesonide (305mila confezioni vendute, +12%) e il medicinale per broncospasmo a base di salbutamolo (303 mila confezioni vendute, +68,6%). Seguono più noto antipiretico a base di paracetamolo (303 mila confezioni vendute, -16,4%), l’altro antibiotico a base di amoxicillina triidrato (273 mila confezioni, +420%), l’antibiotico a base di azitromicina (273 mila confezioni, +9.8%), il cortisonico indicato per infiammazione delle vie aeree a base di beclometasone dipropionato (271 mila confezioni, +5,5%), e infine l’ennesimo antibiotico a base di amoxicillina triidrato e potassio clavulanato (255 mila confezioni vendute, -9,6%).
Pharma Data Factory ha effettuato anche un focus sulle aziende farmaceutiche ai vertici della classifica dei volumi di vendita nel comparto pediatrico: fra le "top 5" figurano GlaxoSmithKline (798 mila confezioni vendute nel gennaio-aprile 2024, -0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023), Neopharmed Gentili (722,5mila, +0,2%), Alfasigma (614 mila, +3%) e Sandoz (436 mila, +126%).
E i dati raccolti non fanno certo ben sperare in termini di lotta all’antibiotico-resistenza, un tema di cui Respiro.News si è recentemente occupato (cliccare qui) illustrando i rischi accertati di un problema sempre più stringente, che rischia di causare 10 milioni di morti entro il 2050.

Alessandra Rozzi
Redazione Respiro.News

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