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L'equipe interdisciplinare del Pediatrico Gaslini ha salvato la vita a un ragazzino di 15 anni arrivato all'istituto genovese in stato vegetativo da mesi, con una grave disfagia, una doppia emiparesi e blocco delle articolazioni. Il ragazzo era rimasto vittima di un incidente a agosto, in Albania: ricoverato, sembrava non esserci più speranza alcuna fino a quando, grazie a una raccolta di fondi lanciata dai genitori attraverso una emittente albanese, i parenti sono riusciti a organizzare un trasporto straordinario e far arrivare il ragazzo al Gaslini.

“Oggi, a distanza di nove mesi dall’incidente e di cinque mesi dal ricovero al Gaslini, possiamo dimettere e restituire ad una vita normale un ragazzo: un successo ancora una volta di “squadra”, grazie alla perseveranza e alla sincronia dei diversi operatori del nostro grande policlinico pediatrico - dal personale della Gastroenterologia, a quello della Riabilitazione, della Chirurgia e dell’Ortopedia – che, insieme, hanno restituito speranza e guarigione ad un piccolo paziente e alla sua famiglia” spiega in una nota che ripercorre il caso il direttore generale del Gaslini, Paolo Petralia.

Il paziente è giunto in stato vegetativo, con una grave disfagia, una doppia emiparesi e blocco delle articolazioni: questi casi hanno in genere una prognosi negativa, tutto dipende dal tempo che passa tra l’incidente e la successiva rianimazione cardio-circolatoria, perché in questo intervallo il cervello resta senza ossigeno e subisce danni gravissimi” spiega il professor Paolo Moretti, direttore dell’U.O.C. Medicina fisica e Riabilitazione del Gaslini.

Musa è arrivato in condizioni generali estremamente critiche¸ per una condizione di grave denutrizione e di insufficienza renale, si è deciso pertanto inizialmente un ricovero nell’UOC Gastroenterologia. “È stato necessario stabilizzare le condizioni generali del ragazzo ed effettuare una gastrostomia endoscopica nutrizionale per poter effettuare una ri-alimentazione modulata e bilanciata considerando anche che non erano valutabili gli esiti del danno cerebrale che aveva subito sulla integrità di suzione, masticazione, e deglutizione, Gradualmente siamo riusciti a ristabilire uno stato nutrizionale adeguato e abbiamo potuto in seguito iniziare a rialimentarlo per bocca; durante il ricovero al Gaslini ha ripreso 12 kg di peso e 12 cm in altezza! Un percorso lento e difficoltoso, che alla fine ha prodotto il risultato sperato, con grande gioia e partecipazione di tutto il reparto, che si è affezionato moltissimo a Musa” spiega Paolo Gandullia, direttore dell’UOC Gastroenterologia del Gaslini.

Fonte Ansa.it

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