Condividi sui social

Nel mondo interessa più di 230 milioni di persone, di cui 43 milioni hanno un'età compresa tra 1 e 4 anni, e coinvolge il 20% dei bambini e il 10% degli adulti del pianeta: è la dermatite atopica, che “spesso viene considerata ‘solo una malattia della pelle’, e le esigenze dei pazienti non vengono affrontate in modo tempestivo e solidale”. Per questo “la comunità europea dell'eczema atopico si riunirà in occasione della Giornata Mondiale 2024, il 14 settembre, per amplificare le voci di coloro che vivono con questa condizione. La partecipazione può fare una differenza significativa nella sensibilizzazione, nella promozione della comprensione e nella difesa di cure e trattamenti migliori. La campagna di quest'anno si concentrerà sulla rivelazione della realtà vera e non filtrata di coloro che vivono con l'eczema atopico, evidenziando le loro sfide quotidiane e la necessità di cure complete”. Fin qui, a firma EFA (European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients’ Association), il manifesto della giornata,  inaugurata nel 2018 per sensibilizzare l'opinione pubblica a livello globale e in Europa, in collaborazione con l'Alleanza internazionale delle organizzazioni di pazienti dermatologici (GlobalSkin).
Come tutte le Giornate mondiali, anche questa si prefigge di diffondere consapevolezza sulla malattia, di sostenere i gruppi di pazienti, le loro famiglie e i loro caregiver, e di informare il pubblico in generale. Nel 2023 la campagna aveva mirato a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto psicosociale dell'eczema atopico, in particolare su come questa condizione influisca sulla salute mentale dei bambini e dei giovani.
Dermatite atopica, questa sconosciuta
La dermatite atopica, nota anche come eczema atopico, è una malattia infiammatoria cronica della pelle che insorge in genere all’improvviso sia nei bambini (nei lattanti è la cosiddetta “crosta lattea”) sia negli adulti, che stando alle stime ne sono affetti in percentuali oscillanti tra il 10 e il 20% del totale della popolazione. I suoi sintomi vanno dal prurito all’eritema, dalle vescicole alla cosiddetta “lichenificazione” alla secchezza cutanea, e in alcuni casi – cosa che più ci interessa in questa sede – si associa a manifestazioni respiratorie quali l’asma o la rinite allergica. 
Diffusa a tutte le età, nei bambini la malattia si concentra soprattutto sul viso e sugli arti, mentre negli adulti predilige il cavo dietro alle ginocchia e la piega dei gomiti. Dati i sintomi, va da sé che possa peggiorare in modo sensibile la qualità della vita di chi ne è colpito, influendo sul sonno, sulla capacità di concentrazione, e – nelle manifestazioni più visibili – sull’autostima e la percezione di sé.
Ad oggi le cause identificate dell’eczema atopico spaziano tra i fattori genetici, ambientali e immunologici, aggravati da cambi di stagione, stress o fattori inquinanti.
Eczema e asma, abbinata perdente
Che la dermatite atopica vada spesso di pari passo con l’asma bronchiale, la rinite e la febbre da fieno, oltre ad essere collegata da alcune patologie autoimmuni degli occhi e dell’apparato cardiocircolatorio, è ormai assodato. E un importante articolo pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology offre alcune percentuali, testimoniando come il 40,5% dei pazienti con dermatite atopica presenti anche rinite, il 25,7% asma (la condizione ritenuta più preoccupante) e il 14,2% entrambe. Inoltre, l’American Academy of Dermatology sostiene che la probabilità di sviluppare asma tra chi è affetto da dermatite atopica sia tre volte maggiore rispetto alla popolazione sana. E questo, purtroppo, vale soprattutto nei bambini: la rivista JAMA, infatti, ha riportato uno studio condotto su 1038 piccoli da 0 a 6 anni secondo il quale i bambini con forme precoci e persistenti di eczema atopico presentano un rischio di asma quattro volte superiore rispetto agli altri.
L’importanza di un intervento precoce
L’asma caratterizzato da un restringimento delle vie respiratorie, può esporre i bambini, in mancanza di una diagnosi e di terapie adeguate, e gravi pericoli. Inoltre si configura spesso come uno dei segnali della cosiddetta “marcia atopica”, per cui l’eczema, nella prima infanzia limitato alla cute, si complica poi con la comparsa di rinite, rinocongiuntivite e asma, ridimensionandosi in età adolescenziale e ricomparendo poi in età adulta.
Fermare la “marcia”? Si può. Curando precocemente i primi sintomi, ricorrendo a farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali, sottostando a regolare controllo medico. E nopn sottovalutanmdo mai i segnali del corpo. Anche perché il legame di tutte queste patologie con le allergie –spesso alimentari - è assodato, e rivolgersi a un medico capace in fase di esordio della patologia può davvero cambiarne il decorso.

Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi statistiche e contenuti personalizzati. Privacy policy