Sette italiani su dieci soffrono di sindrome da visione al computer: una condizione che deriva dal passare troppe ore mettendo a fuoco, a distanza ravvicinata, lo schermo di un PC, e che si manifesta con sintomi che spaziano dall’affaticamento della vista al prurito, dalla secchezza oculare alla visione offuscata, dall’arrossamento al mal di testa e – nei casi peggiori – al dolore alle palpebre.
Così, il ritorno al lavoro post-vacanze si traduce spesso in un sovraccarico per gli occhi, che risentono immediatamente della nuova e forzata routine, anche perché stando ai dati disponibili, usa il computer come protagonista del lavoro quotidiano all’incirca il 75% dei lavoratori. In più alcuni ritengono che l’incremento dei casi di miopia – esponenziale - sia anch’esso legato all’uso indiscriminato del PC.
Ma difendersi si può: gli antidoti esistono, e adottando comportamenti corretti – che coinvolgono anche il corpo e l’organismo nel suo insieme - è possibile non solo limitare i danni, ma addirittura non incorrere in alcun problema.
Ecco come, secondo gli specialisti del centro medico Clinica Baviera, che nel suo staff ha più di 200 oculisti:
1. Tenere una postura corretta
Occorre stare seduti con la schiena dritta, le piante dei piedi appoggiate al pavimento, le spalle dritte, con la parte superiore dello schermo all'altezza degli occhi o leggermente al di sotto di essi, in modo da consentire agli occhi stessi di guardare verso il basso con un’angolazione comoda osservando la parte centrale dello schermo. Quest’ultimo dovrebbe trovarsi alla distanza di 50-70 cm. dal viso, eventualmente aumentabili in caso di schermo grande, con un’inclinazione all'indietro di circa 10-20 gradi.
2. Configurare correttamente lo schermo
Impostare lo schermo in modo corretto è fondamentale, a partire dalle dimensioni del testo e dal fatto che testo e immagini risultino nitidi e non pixelati. Alcuni regolano anche la frequenza di aggiornamento dell'immagine, dato che una frequenza di aggiornamento elevata riduce lo sfarfallio, riducendo così anche l'affaticamento oculare.
3. Usare la giusta illuminazione
Osservare uno schermo troppo a lungo può comportare una contrattura dei muscoli ciliari dell'occhio, che di conseguenza si trovano in difficoltà nel passare dalla messa a fuoco in modalità “vicino” a quella in modalità “lontano”. Questa "accomodazione inadeguata" viene incoraggiata da un’inadeguata illuminazione ambientale (mai lavorare al buio con lo schermo del PC come unica fonte di luce), quindi è meglio optare per la luce naturale o per una fonte di illuminazione indiretta che la imiti. No anche alla luce diretta del sole sullo schermo, e sì al filtro anti-riflesso e alla regolazione della luminosità e del contrasto, in modo che lo schermo sia coerente con la luce ambientale. Inoltre, via libera al filtro anti-luce blu.
4. Fare pause regolari
Distogliere regolarmente lo sguardo dallo schermo è fondamentale. In questa “pausa” si può applicare la regola del 20-20-20, fissando un oggetto lontano circa 6 metri e mantenendovi lo sguardo per 20 secondi, ripetendo ogni 20 minuti.
5. Sbattere le palpebre
Sbattere le palpebre di frequentemente la lubrificazione ed evita la secchezza oculare.
6. Tenere gli occhi idratati
Sempre in funzione anti-secchezza, è consigliabile ricorrere, ai primi segni di disagio, alle lacrime artificiali: gocce saline che imitano le lacrime vere, da scegliere senza conservanti e da applicare seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
7. Educazione e sensibilizzazione sul posto di lavoro
Le aziende dovrebbero fornire una vera e propria formazione ai dipendenti in modo che questi si prendano cura della salute degli occhi, incoraggiando un ambiente di lavoro che promuova pause regolari e adattamenti della postazione di lavoro. Auspicabile l’organizzazione di workshop o sessioni con specialisti. Sarebbe anche utile, in azienda, prevedere aree di riposo con sedute confortevoli, luce naturale e musica d'ambiente per rilassarsi, e organizzare regolarmente visite oculistiche per individuare e correggere tempestivamente eventuali problemi visivi.
8. Seguire una dieta equilibrata
Vitamine, minerali e antiossidanti sono fondamentali per mantenere una buona salute degli occhi. Quindi via libera a frutta, verdura, pesce e noci, con particolare attenzione a:
- Vitamina A, essenziale per la salute della retina;
- Vitamina C, che protegge gli occhi dai danni dei radicali liberi e può ridurre il rischio di cataratta e degenerazione maculare;
- Vitamina E, protettiva delle cellule oculari dai danni ossidativi e può prevenire la degenerazione maculare;
- Acidi grassi Omega-3, che combattono la sindrome dell'occhio secco e riducono il rischio di degenerazione maculare;
- Luteina e zeaxantina, che proteggono le cellule oculari;
- Zinco, che contribuisce a trasportare la vitamina A dal fegato alla retina, dove viene utilizzata per produrre la melanina, un pigmento protettivo;
- Betacarotene, che l'organismo converte in vitamina A;
- Mantenersi ben idratati.
9. Utilizzare strumenti digitali utili
La tecnologia mette a disposizione software innovativi come f.lux, Night Shift (sui dispositivi Apple) e la modalità luce notturna (su Windows 10), che regolano automaticamente la temperatura del colore dello schermo, riducendo la quantità di luce blu emessa.
Esistono poi occhiali che filtrano la luce blu, e app come EyeLeo e Workrave, progettate per ricordare di fare pause regolari, o altre come Focus Booster e Pomodone, che impostano allarmi per invitare a fare esercizi oculari. Altre app, come Eye Care Plus e ProtectYourVision, offrono esercizi guidati per rafforzare i muscoli oculari e migliorare la concentrazione.
10. Consultare un oftalmologo o un oculista
È inoltre importante sottoporsi a visite oculistiche regolari per individuare precocemente i problemi di vista. Se si incorre spesso in stanchezza oculare, visione offuscata o mal di testa, è bene consultare uno specialista senza aspettare.
Dalle ferie al PC: vademecum per occhi in salute
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