Ai piccoli pazienti oncologici è dedicato il progetto di tesi Doorways, sviluppato dai neo-diplomati dell'IED (Istituto Europeo del Design) di Milano, che ha creato una sorta di gioco da tavolo in realtà aumentata. Il gioco è stato realizzato grazie alla collaborazione con la Fondazione milanese G. e D. De Marchi Onlus, da sempre attiva nella lotta ai tumori infantili e alle emopatie.
Il progetto è molto più di un semplice videogame, dato che si presenta come una valigetta dotata di tutti gli strumenti che servono a svolgere specifiche missioni in quattro mondi, e che ha le sembianze di un gioco dell'oca la cui pedina è rappresentata dal personaggio del gigante buono Fantaso. Ogni mondo è racchiuso all'interno di una casella, e grazie a un'app su dispositivi mobile la realtà aumentata permetterà ai piccoli giocatori di visualizzare gli elementi specifici di quel mondo. I personaggi del gioco sono stati creati grazie ai disegni dei piccoli pazienti e doppiati grazie alla collaborazione con l'ADAP (Associazione Doppiatori Attori Pubblicitari).
Nonostante l'emergenza Covid-19, il progetto Doorways è stato portato a compimento. Il primo obiettivo era infatti quello di riprodurre il giardino della Fondazione grazie alla realtà aumentata, al fine di "creare un gioco che andasse a intrattenere i pazienti senza portarli ad isolarsi completamente dal mondo reale, ma al contrario inducendoli a stare all’aria aperta e a conoscere altri bambini". Stando a quanto raccontato dal gruppo di neo-designer autori del progetto, la realtà aumentata è stata preferita alla VR (realtà virtuale) in quanto "si presentava come la tecnologia più adatta a sfruttare e valorizzare lo spazio offerto dalla clinica".
"La collaborazione con gli studenti IED è riuscita ad andare decisamente oltre le nostre aspettative, creando uno strumento capace di portare in ogni singola stanza importantissimi momenti di fuga e spensieratezza, proprio laddove ve ne è più bisogno", commenta Francesco Iandola, direttore esecutivo di Fondazione G. e D. De Marchi ONLUS. "È bello vedere come una sinergia inaspettata tra due eccellenze milanesi, attive sul fronte della cura dei bambini e nel design, sia riuscita a realizzare uno strumento così innovativo e utile per i bimbi più in difficoltà".
Fonte: TGCOM 24