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"Prima era come stare sott'acqua", dice con un filo di voce Domenico Gatta. E' in terapia intensiva, sta bene e ha cominciato a fare quattro passi nel corridoio. A ottobre ha subito un trapianto di quattro organi: polmoni, fegato e pancreas.

Non avrebbe avuto alcuna speranza di vivere, i suoi organi erano pesantemente compromessi da una fibrosi cistica da cui era affetto da quando aveva dieci anni: "Ora sono rinato e questa nuova vita voglio tenermela stretta", racconta. Per lui, trasferito dal Policlinico di Bari in coma, sarà un Natale speciale.

"Il più bel regalo l'ho già ricevuto da chi mi ha donato gli organi e dai medici delle Molinette". Ha 47 anni, era stato trasferito a Torino con un volo di Stato. "Non ricordo nulla - racconta - però ricordo la sofferenza di quando ero costretto a uscire di casa col respiratore, decine di farmaci a portata di mano per ogni evenienza". Il trapianto combinato lo ha salvato, quindici ore di intervento, come ricorda il direttore del dipartimento di cardiologia Mauro Rinaldi. "E' ancora presto per tornare a casa - conferma la moglie, Giuseppina - ma sta migliorando giorno per giorno. E' una vera rinascita, non dimenticheremo mai questo Natale".

Fonte: Repubblica.it

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