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Ci aspettano cinque anni bollenti; tra il 2020 e il 2024 la Terra potrebbe sperimentare  le temperature più calde degli ultimi 150 anni con picchi di 1,62 gradi centigradi in più rispetto ai valori registrati prima della rivoluzione industriale. Sono le previsioni elaborate al computer dall’Ufficio meteorologico britannico (Met Office), basate su dati raccolti da satelliti, palloni sonda atmosferici e da stazioni terrestri.

Inesorabile aumento
La colpa, secondo gli esperti, è dei livelli di gas serra, in continua crescita. Il record di anno più caldo appartiene finora al 2016, che ha fatto registrare una temperatura di 1,16 gradi centigradi superiore ai livelli pre-industriali. Secondo gli esperti del Met Office, nei  prossimi cinque anni le temperature medie globali saranno comprese, invece, tra 1,15 gradi e 1,46 gradi in più rispetto ai valori pre-industriali, con picchi di 1,62 gradi centigradi. Un trend in crescita rispetto al quinquennio precedente, 2015-2019,  considerato finora il più caldo, quando la temperatura media è stata di più 1.09 gradi.

Bisognerebbe fare di più
“Nonostante si tratti di previsioni nuove e quindi, come tali, soggette a errori difficili da quantificare, il trend per i prossimi anni è purtroppo ragionevole, e va preso con la dovuta  considerazione”, ha spiegato Marina Baldi, climatologa dell’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibe-Cnr). “I dati indicano che i gas serra crescono:  dal 2015 i livelli di anidride carbonica hanno superato le 400 parti per milione e sono in aumento”, ha chiarito Baldi.

L’accordo di Parigi del 2015 punta a limitare l’aumento delle temperature medie globali a 1,5 gradi centigradi al di sopra dei livelli pre-industriali entro il 2050. “Le ultime previsioni del Met Office dimostrano, adesso, che questo accordo è troppo timido e che bisognerebbe fare di più, e da subito. Secondo l’Ipcc, il comitato dell’Onu per il clima – ha ricordato Baldi – senza alcuna azione di mitigazione dei cambiamenti climatici,  nell’area del Mediterraneo, la temperatura potrebbe aumentare di 2,2 gradi entro il 2040 e di 3,8 gradi entro la fine del secolo. Non possiamo, quindi, più permetterci di aspettare. Anche perché  – ha concluso la climatologa – se rinunciassimo immediatamente all’uso di tutti i combustibili fossili, ci vorrebbero comunque 10-20 anni, o forse di più, per vedere i primi effetti sul clima della Terra”.

Fonte: Popsci.it 

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