La polvere microscopica generata dal consumo degli pneumatici, freni e asfalto e dal loro risollevamento, è responsabile dell’inquinamento da traffico automobilistico quanto l’emissione dei gas di scarico. Lo ha stabilito una recente revisione di 99 studi internazionali, a breve pubblicata sul bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e coordinata da Fulvio Amato, ricercatore del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas di Barcellona, le micropolveri che si staccano dall’asfalto, dalle gomme e dai freni e si depositano sul fondo stradale, contribuiscono a circa la metà dell’inquinamento da traffico automobilistico. Lo studio è stato discusso da esperti e addetti ai lavori intervenuti al seminario internazionale 'RespiraMi 3: Air Pollution and our Health' che si è concluso il 26 Gennaio a Milano, organizzato dalla Fondazione Irccs Ca’ Granda ospedale Maggiore Policlinico e dalla Fondazione Internazionale Menarini.
"Nelle zone dove il traffico è intenso le polveri da pneumatici, freni e asfalto possono contribuire all’incremento degli attacchi di asma in bambini e anziani – aggiunge Pier Mannuccio Mannucci, co-presidente del seminario, professore emerito di Medicina Interna, Università degli Studi di Milano – Inoltre la polvere degli pneumatici non solo può incrementare le allergie generiche ma essere causa anche di quelle specifiche, perché la gomma con cui sono prodotti deriva da una combinazione di lattice naturale e gomme sintetiche da derivati del petrolio: entrambi questi componenti possono indurre allergie e quella al lattice è particolarmente diffusa".
"La perdita della parte di battistrada dovuta al consumo, sotto forma di pulviscolo e microparticelle - prosegue Mannucci - si riversa sulle strade ed entra nei polmoni soprattutto di neonati e bimbi, che inalano più particelle degli adulti, in quanto camminano o vengono trasportati su carrozzine a un’altezza tra i 55 e gli 90 centimetri da terra e sono particolarmente vulnerabili perché il loro organismo è in via di sviluppo. In questi casi, sarebbe perciò preferibile l’utilizzo di zaini, marsupi o passeggini rialzati. La polvere da pneumatici, freni e asfalto costituisce una particolare minaccia anche per gli anziani perché hanno polmoni già indeboliti dall’età e dalle malattie soprattutto se fumatori".
"Purtroppo ci sono pochi studi che hanno permesso di misurare i tassi, il formato, la distribuzione e la composizione di questi inquinanti poco conosciuti e largamente sottovalutati né esiste un rimedio immediato a tale problema, a parte la riduzione del traffico. Ma una proposta per ridurne l’impatto potrebbe essere limitare la velocità e l’accesso al centro città dei veicoli pesanti, e umidificare più spesso le strade per rendere più pulita anche l’aria che respiriamo", conclude Harari.
Fonte: Adnkronos.it