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“Vaccinarsi contro l’influenza è importantissimo, in particolar modo ora, in epoca pandemica, questo è già il secondo anno, perché la vaccinazione contro l’influenza servirà a distinguere quelle sintomatologie simili con il Covid e, quindi, consentirà di affrontare questa stagione con un po’ più di tranquillità”. Così, alla Dire, la dottoressa Elisabetta Alti, componente Gruppo Area Vaccini della Federazione italiana medici di medicina generale. L’esponente Fimmg aggiunge che “il Covid ha una capacità di aggressione molto diversa dall’influenza, sia in termini di morbilità, ossia di numero pazienti che riesce infettare, sia di mortalità, cioè relativa al numero di pazienti che riesce purtroppo a condurre a morte. La sintomatologia iniziale può, però, anche essere uguale“.

“Ecco perché – prosegue – è importante sapere di avere la vaccinazione contro l’influenza, proprio per poter distinguere queste due sintomatologie, a volte all’inizio abbastanza simili: possono infatti presentarsi stanchezza, dolori, cioè quelle che noi medici chiamiamo ‘mialgie’, oltre a febbre o febbricola che in qualche caso possono confondere il quadro”.

Alti indica le persone che dovrebbero vaccinarsi contro l’influenza. “Innanzitutto – afferma – le categorie più deboli. Le persone over 65, ma anche già da 60 anni, attualmente secondo la circolare ministeriale, l’ultima sulla vaccinazione antinfluenzale, hanno avuto la raccomandazione di vaccinarsi contro l’influenza. Oltre a loro tutte le categorie a rischio, sia che si tratti di malattia sia che riguardi la loro condizione“. L’esperta precisa che “tra le malattie mi riferisco, ad esempio, al diabete mellito, alla bronchite cronica ostruttiva, oppure alle persone con asma o ai cardiopatici. Se, invece, si parla di condizione voglio citare le donne in gravidanza, che dall’influenza hanno problemi ben più seri rispetto alla popolazione normale. Senza dimenticare le forze dell’ordine, gli operatori sanitari e tutti gli operatori scolastici“.

La componente Gruppo Area Vaccini della Federazione italiana medici di medicina generale spiega: “Non sappiamo esattamente come andrà l’influenza quest’anno e quante persone colpirà ma possiamo vedere quanto accaduto dall’altra parte del mondo, in Australia e in Nuova Zelanda”. Alti sottolinea che “in realtà abbiamo un po’ abbandonato ciò che lo scorso anno ci ha forse salvato dalla stagione influenzale, ossia l’uso della mascherina, il lavarsi spesso le mani e l’aver evitato contatti ravvicinati e luoghi affollati. È per questo, quindi, che si prevede che quest’anno la stagione influenzale registri un numero più elevato di malati e, forse, anche qualche condizione più grave. Dunque, per le persone a rischio la vaccinazione è importantissima e va fatta ora“.

È possibile vaccinarsi contro l’influenza anche in farmacia. Elisabetta Alti dichiara che “la Fimmg raccomanda sempre di consultare il proprio medico e, se è possibile, andare a vaccinarsi dal proprio medico di famiglia. Anche perché saprà indirizzare sul vaccino più adatto”. Alti precisa infine che “attualmente esistono tre tipologie maggiori di vaccino: il vaccino quadrivalente, quadrivalente adiuvato e il vaccino ad alta dose. È dunque importante capire quale sia il vaccino giusto per noi e, soprattutto, capire quale sia il momento giusto, se vi siano piccole precauzioni da prendere o, magari, controindicazioni alle quali stare attenti”, conclude.

Fonte: Agenzia DIRE www.dire.it

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