Condividi sui social

Far conoscere i disturbi respiratori del sonno e i centri che se ne occupano. Questo l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione rivolta al cittadino promossa da AIPO-ITS che intende supportare il paziente non solo da un punto di vista della conoscenza della patologia ma anche da un punto di vista pratico. È infatti possibile individuare l’esperto più vicino alla propria zona di residenza tramite una lista di professionisti a cui si accede inquadrando il QR code presente nella brochure informativa.

Le apnee ostruttive nel sonno, chiamate anche OSA, rappresentano un disturbo respiratorio comune che può avere effetti importanti sulla salute e sulla qualità di vita del cittadino.

Le OSA colpiscono il 7% della popolazione adulta e sono caratterizzate dal frequente verificarsi di pause della respirazione, apnee appunto, durante il sonno a causa dell’ostruzione parziale o totale della faringe.

In una sola notte possono verificarsi anche centinaia di episodi di apnea. Nel corso di un’apnea viene ridotto il rifornimento di ossigeno al corpo. Questo determina un aumento della pressione arteriosa unitamente a variazioni della frequenza cardiaca con un’evidente compromissione dello stato di benessere generale dell’individuo.

La malattia può manifestarsi con sintomi diurni quali difficoltà di concentrazione, lievi perdite di memoria, cefalee e malessere al mattino, risveglio con sensazione di bocca asciutta ed eccessiva sonnolenza che porta a prestazioni scadenti a scuola, al lavoro o alla guida, con associato rischio di incidenti stradali.

Per quanto riguarda i sintomi notturni, questi possono essere rappresentati da insonnia, incontinenza, risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento, sudorazione e necessità di urinare più volte nel corso della notte.

La sindrome da apnee ostruttive del sonno (OSA) può avere origine da alterazioni anatomo-funzionali delle prime vie aeree respiratorie come, ad esempio, tonsille o adenoidi ingrandite, lingua grossa e mandibola piccola.

Sicuramente l’obesità, il consumo di bevande alcoliche, il fumo di sigaretta e l’assunzione di sonniferi sono fattori predisponenti.

Per quanto riguarda la diagnosi è fondamentale riferire al proprio medico curante eventuali sintomi che possono far sospettare la patologia. In tale intervento potrebbero essere coinvolti anche i familiari che possono cogliere eventuali disturbi respiratori durante il sonno. La diagnosi viene fatta attraverso esami strumentali come il monitoraggio cardio-respiratorio o la polisonnografia che monitorano alcuni parametri durante il sonno. Si tratta di esami non invasivi che possono essere fatti al domicilio o presso laboratori del sonno.

Per quanto riguarda la terapia, può essere consigliata una terapia notturna che consiste nell’utilizzo di un dispositivo che si chiama CPAP che mantiene aperte le vie aeree in modo che non si chiudano. La terapia risulta efficace se seguita in maniera continuativa.

La maggior parte dei pazienti risponde bene a questa terapia.

In alcuni casi è consigliabile l’intervento chirurgico che consenta di spostare in avanti la mandibola così da allargare le vie aeree quando gli interventi sullo stile di vita e altre terapie non siano stati efficaci.
Vi sono dei cambiamenti dello stile di vita che possono fortemente migliorare la condizione del paziente. Ad esempio, un’alimentazione sana e una regolare attività fisica portano sicuri benefici in caso di OSA e favoriscono un miglioramento dei problemi di respirazione durante il sonno. Così come ridurre il consumo di alcolici, di sonniferi e abbandonare il fumo di sigaretta possono avere enormi effetti positivi sulla salute dell’individuo affetto da OSA.

Scarica la brochure

Redazione Respiro.news

 

 

Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi statistiche e contenuti personalizzati. Privacy policy