Anche solo una sigaretta al giorno durante la gravidanza aumenta il rischio di aborto spontaneo e di morte prematura. Ora uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics evidenzia come il tabagismo in gravidanza raddoppi il rischio di morte improvvisa del neonato anche nel primo anno di vita. Morte improvvisa che viene indicata con la definizione inglese di Sudden Unexpected Infant Death (Suid).
Lo studio dimostra come ogni sigaretta in più fumata durante la gravidanza aumenta di 0,07 volte la probabilità di incorrere nella Suid. Tale rischio si stabilizza oltre le 20 sigarette al giorno.
I ricercatori hanno realizzato un'indagine retrospettiva su un campione di oltre 20 milioni di bimbi nati fra il 2007 e il 2011, utilizzando i dati forniti dal Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense. Dati quali il numero di nascite, i decessi dei neonati e l'abitudine tabagica della mamma prima e durante la gravidanza.
Di tutto il campione preso in esame oltre 19 mila morti sono state attribuite alla morte improvvisa del lattante.
Secondo quanto emerso nello studio smettere di fumare durante la gravidanza consente di ridurre il rischio di Suid del 23% e la riduzione del consumo di sigarette nel terzo trimestre porterebbe a una diminuzione del rischio del 12%.
Aver fumato nei tre mesi prima della gravidanza sarebbe legato a un rischio più elevato di morte improvvisa nei futuri neonati rispetto ai figli di non fumatrici. Sarebbe auspicabile smettere di fumare prima del concepimento.
Redazione Respiro.News