Anche in Italia, patria della dieta mediterranea, sovrappeso e obesità infantile sono condizioni sempre più diffuse, basti pensare che due bambini italiani su 10 sono in sovrappeso e uno su 10 è obeso, con una maggiore prevalenza nel centro sud (Fonte: “Consensus su diagnosi, trattamento e prevenzione dell’obesità del bambino e dell’adolescente” – SIP). L’obesità infantile, quindi, è un fenomeno non solo dilagante ma anche persistente: come riporta correttamente la Società Italiana di Pediatria, infatti, circa il 50% degli adolescenti obesi rischia di esserlo anche da adulto.
Proprio per esplorare cause e conseguenze del sovrappeso nei bambini italiani, contribuendo allo stesso tempo alla diffusione di ‘buone pratiche’ non solo alimentari, ma finalizzate all’adozione di corretti stili di vita, è nata la campagna #CrescereATavola, promossa da Il Giornale del Cibo (www.ilgiornaledelcibo.it), magazine on line di cultura gastronomica e informazione alimentare, edito da CIRFOOD, impresa italiana leader nella ristorazione organizzata. I risultati della campagna sono stati presentati il 6 Novembre, a Milano, nel corso di un dibattito che ha coinvolto, oltre a Silvia Trigilio, Direttore Responsabile de Il Giornale del Cibo e Luca Brambilla, Direttore Commerciale Ristorazione Scolastica CIRFOOD, anche esperti di pediatria e nutrizione come il Prof. Giuseppe Banderali, Direttore UO Neonatologia e Clinica Pediatrica Azienda Socio- Sanitaria Territoriale S. Carlo e S. Paolo, Presidio Ospedaliero S. Paolo – Università di Milano e il Dott. Giorgio Donegani, Tecnologo alimentare, consigliere e past president FEI (Food Education Italy) oltre alla madrina dell’iniziativa, Erica Liverani, Food blogger, vincitrice della V edizione di Masterchef Italia.
Obiettivo della campagna #CrescereATavola, partita nel mese di aprile e appena conclusasi, è stato quello di sensibilizzare i genitori di bambini in età scolare sulle tematiche della sana alimentazione e dei corretti stili di vita sin dall’infanzia, proprio per prevenire sovrappeso e obesità, come spiega Silvia Trigilio, Direttore responsabile de “Il Giornale del Cibo”: «Sono tante le tematiche che ruotano attorno al mondo del cibo e che necessitano di un coinvolgimento diretto dell’opinione pubblica: il diritto di tutti ad un’alimentazione completa e di qualità, la lotta allo spreco alimentare, la prevenzione dell’obesità infantile, l’importanza di una pausa pranzo sana ed equilibrata anche a scuola e a lavoro. Il Giornale del Cibo, che negli anni ha approfondito più volte questi argomenti, ha deciso di fare un passo avanti e di dare uno spazio ancora maggiore a queste tematiche, a cominciare proprio dalla prevenzione del sovrappeso nei bambini in età scolare. Abbiamo, quindi, voluto indagare come e cosa mangiano bambini e ragazzi, a casa ma anche a scuola, sensibilizzando tutti i nostri lettori sull’importanza di trasmettere ai propri figli sane abitudini a tavola. Inoltre, grazie al loro coinvolgimento diretto, abbiamo fatto luce sulle difficoltà che, quotidianamente, i genitori incontrano nel portare avanti questo proposito. Se è vero infatti che #CrescereAtavola vuol dire “mangiare per diventare grandi”, è ancor più vero che “crescere bene” richiede impegno e consapevolezza da parte di mamme e papà, e una grande attenzione da parte di chi, come gli insegnanti, le istituzioni e i responsabili della refezione scolastica ha, insieme ai genitori, il compito delicato di prendersi cura dell’educazione, dell’alimentazione e della salute dei più piccoli».
Proprio per promuovere la consapevolezza nell’opinione pubblica sulla portata del fenomeno, in particolare tra le mamme e i papà di bambini e ragazzi, la campagna #CrescereAtavola ha previsto la pubblicazione di articoli d’approfondimento, ma anche sondaggi e test, infografiche stampabili, video, consigli di cucina e ricette per bambini redatte con il coinvolgimento di influencer di settore, per sensibilizzare i genitori sulle conseguenze di un’alimentazione scorretta, ma anche stimolare un dialogo costruttivo soprattutto con il mondo della scuola.
La scuola, infatti, ha un ruolo di grande responsabilità nell’educare alla sana alimentazione, nel nutrire correttamente, attraverso la distribuzione dei pasti consumati durante l’orario scolastico, e nel promuovere iniziative finalizzate a supportare le famiglie, ad esempio organizzando incontri e iniziative legate all’educazione al consumo consapevole.
LE CAUSE DELL’OBESITÀ INFANTILE SECONDO #CRESCEREATAVOLA
Secondo gli utenti (genitori di bambini e ragazzi con un’età compresa dai 5 ai 13 anni che frequentano la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado) la principale causa di sovrappeso e obesità infantile sarebbero proprio i genitori poco attenti, sia a causa delle moderne tecnologie, che poco propensi a educare i figli a corretti stili di vita. Ma anche la poca informazione sui rischi legati a sovrappeso e obesità gioca un ruolo importante, come riscontrato soprattutto da istruttori ed educatori sportivi che hanno interagito con Il Giornale del Cibo durante la Campagna. Nonostante l’ammissione di colpa, i genitori però scaricano anche molte responsabilità sulla scuola, a loro parere a volte carente sia dal punto di vista dell’educazione fisica, sia per quanto riguarda la definizione dei menu scolastici e le modalità del servizio di ristorazione.
Un dato molto interessante, e che deve far riflettere, è il legame tra disponibilità economica delle famiglie e alimentazione infantile: ben il 63% dei genitori che hanno risposto al sondaggio proposto in merito da Il Giornale del Cibo sostiene, infatti, che una spesa low-cost non garantisce un corretto regime alimentare. Anche il poco tempo dedicato alla cucina dalle mamme lavoratrici, conseguenza di ritmi di vita sempre più frenetici, è uno degli argomenti più ricorrenti individuato come fattore di rischio di sovrappeso e obesità, anche se gli stessi utenti riconoscono che una migliore organizzazione dei tempi e, soprattutto, una maggiore buona volontà possono però essere risolutive.
COSA MANGIANO I BAMBINI E I RAGAZZI ITALIANI SECONDO #CRESCEREATAVOLA
Interrogati sulle abitudini e occasioni di consumo dei diversi alimenti, i genitori che hanno risposto al sondaggio proposto dalla Campagna #CrescereAtavola hanno evidenziato una situazione non sempre ideale, a cominciare dalla prima colazione, il pasto più importante per bambini e ragazzi. In particolare, ammettono mamme e papà, che l’82% di essi fa colazione solo con latte e biscotti, trascurando però il consumo di cereali e frutta, che renderebbero questo primo pasto quotidiano davvero completo.
Anche a pranzo o a cena le cose non sembrano andare meglio: 7 bambini su 10 mangiano pesce meno di due volte a settimana, solo 5 su 10 consumano più di due porzioni di frutta e verdura al giorno (contro le 5 che sono, invece, raccomandate da medici e nutrizionisti) e anche i legumi sono un alimento che arriva regolarmente sulle tavole di 6 bambini su 10. Un dato positivo riguarda, invece, le bibite gasate: secondo i genitori coinvolti da #CrescereAtavola, infatti, vengono consumate solo raramente da 9 bambini su 10. Ma anche dolci, merendine e snack che sono legati ad occasioni di consumo solo sporadico, almeno per 7 bambini su 10.
Relativamente alle categorie di alimenti più graditi, e per questo più consumati da bambini e ragazzi, non stupisce che al primo posto ci siano pasta, pane, pizza: cibi a base di cereali che sono, tradizionalmente legati alla cucina italiana e alle sue declinazioni regionali. Peccato però che, solo 3 mamme su 10 preferiscano i cereali integrali, rispetto a quelli raffinati che restano i più utilizzati in cucina.
Corretta alimentazione fa rima con corretta idratazione e, a questo proposito, deve far riflettere il dato emerso dal sondaggio proposto dalla Campagna #CrescereAtavola che evidenzia come il 68% dei bambini italiani beva meno di un litro d’acqua durante il giorno.
IL RUOLO EDUCATIVO DELLA SCUOLA SECONDO #CRESCEREATAVOLA
Dai risultati di #CrescereAtavola emerge come educare i bambini al rispetto del cibo e alla sana alimentazione sia una prerogativa delle scuole di diverse zone d’Italia. E questo sia attraverso l’attenzione che oggi anche la scuola rivolge alle proprietà e alla qualità degli alimenti, sia per quanto riguarda le scelte delle diete alimentari da proporre nelle mense scolastiche, ma anche per quanto riguarda percorsi educativi che possono aiutare bambini e ragazzi a rendersi consapevoli dell’importanza di una sana alimentazione.
Coinvolte dalla Campagna #CrescereAtavola, le insegnanti hanno evidenziato molto spesso l’importanza della condivisione del pasto che, nella maggior parte delle scuole italiane, viene consumato a mensa. Dal punto di vista educativo, infatti, mangiare insieme a mensa, è importante per lo sviluppo dei bambini. È un momento per socializzare e per imparare a scoprire sapori e alimenti nuovi. Spesso, infatti, i bambini non sono abituati a mangiare alcune pietanze, ma se vedono i loro compagni di classe mangiarle allora vincono le paure e lo fanno anche loro, proprio come succede con i giochi.
Il ruolo della scuola nell’educazione alimentare dei bambini è, quindi, molto importante. Per questo motivo, è importante continuare a promuovere il confronto e il dialogo costruttivo.
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