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Tutti i numeri delle famiglie italiane
L’impressione, sfogliando i risultati dei censimenti dal 1951 in poi tracciata dall’Istituto Nazionale di Statistica, e mirato nello specifico a tracciare un quadro sintetico ma efficace dell’evoluzione dell’istituzione-famiglia entro i confini del Bel Paese, è quella di assistere al succedersi di una serie di fotografie, scattate a distanza di un decennio l’una dall’altra, a un passato prossimo nel tempo, ma lontanissimo nella sostanza dai giorni nostri.
E nell’ambito dei tanti temi indagati, uno dei capitoli più indicativi sul fronte dei cambiamenti del costume è senz’altro quello sulla famiglia: poco più di settant’anni fa, infatti, il censimento 1951 registrava che il 20,1% delle famiglie era formata da sei o più componenti, una percentuale inferiore soltanto a quella delle famiglie con tre componenti (20,7%) mentre le persone sole erano “soltanto” il 9,5%. Passano vent’anni, e nel 1971 tutto è cambiato: le famiglie di almeno sei componenti vedono le loro percentuali più che dimezzate (9,7%), mentre le quote più consistenti riguardano quelle composte da due, tre e quattro persone, che si piazzano, in percentuale, rispettivamente al 22,0% 22,4% e 21,2%. Le famiglie cosiddette unipersonali aumentano, ma moderatamente: nel 1971 sono ancora il 12,9%.
Poi le cose, naturalmente, cambiano ancora: passano altri vent’anni e nel 1991 la famiglia composta da due persone fa la parte del leone, rappresentando il 24,7% del totale delle famiglie italiane. Ma sono le famiglie unipersonali, a sorprendere, salendo al 20,5%, mentre quelle di almeno sei componenti sono ormai un ricordo lontano, e crollano al 3,4%.
Altro ventennio altri cambi d’orizzonte con il censimento 2011, che ci consegna un quadro in cui le famiglie numerose (di sei o più componenti) sono davvero vicine all’estinzione, e rappresentano un misero 1,4% del totale. Crescono invece di gran carriera le famiglie unipersonali che con il 31,2% del totale conquistano il primo posto per peso sull’insieme delle famiglie, seguite da quelle composte da sole due persone (27,1%).
Quanto alla situazione odierna, è giocoforza modificata dal fatto che il censimento, a partire dal 2018, è diventato permanente e non più decennale. Oggi gli ultimi dati disponibili sono riferiti al 2022, e raccontano un Paese in cui la tendenza evidenziata nelle ultime edizioni “tradizionali” non si è ancora esaurita, anzi: le famiglie unipersonali, due anni fa, sono diventate il 37,4% del totale, mentre resta invariato il peso delle famiglie di due componenti. Calano anche le famiglie di tre componenti, che scendono dal 19,9% del 2011al 17,6% del 2022. Quanto alle famiglie di almeno sei persone, sono ormai un ricordo lontano, e pesano sul totale delle famiglie italiane per un risicato 1,2%.

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