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“Tredici anni fa quando incontravo un bimbo per strada le mamme dicevano ‘non guardare’. Adesso loro insegnano alle mamme le parole giuste per parlare della disabilità. La cultura della disabilità che c’è all’interno di un Paese fa la differenza. Noi siamo fortunatissimi a essere in Italia, perché qui la disabilità è vista in maniera completamente diversa rispetto al resto del mondo”. Lo dichiara Bebe Vio, campionessa Paralimpica e Ambassador di Milano Cortina 2026, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si è tenuta il 3 dicembre.

Abbattere le barriere culturali, sociali e architettoniche che impediscono l’inclusione delle persone con disabilità. Il 3 dicembre si celebra soprattutto per questo la Giornata internazionale delle persone con disabilità. In particolare le associazioni sono attive per ricordare i diritti negati e le tante cose da fare per rendere davvero la nostra società più inclusiva e con pari opportunità per tutti. In Italia sono tante le ingiustizie e le criticità riscontrate da chi vive sulla propria pelle una condizione di disabilità, che sia motoria, intellettiva, oltre che sensoriale, relazionale -comportamentale. Le associazioni, quelle nazionali ma anche quelle più piccole costituite da poche famiglie, che si battono per tutelare le persone disabili ricordano alle istituzioni che prima di tutto bisogna abbattere il principale ostacolo che è costituito dal silenzio e dai pregiudizi che gravitano colpevolmente intorno alle fragilità e diversità dei soggetti non autosufficienti.

Fonte: Ansa Salute e Il fatto Quotidiano

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