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Da Bari a Torino, salvata con un trapianto multiplo di cuore e polmoni, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Per la prima volta un trapianto cuore polmoni in ECMO. Un caso unico. Un intervento eccezionale. Era affetta da una rarissima malattia, l’ipertensione polmonare primitiva, che le provocava la disfunzione contemporanea del cuore e dei polmoni.

È la storia miracolosa di una ragazza pugliese di 19 anni. Stava vivendo la sua giovinezza come tutti i suoi coetanei, ma ecco che a fine maggio arrivano le prime avvisaglie, qualcosa in lei non va e si avvertono i primi problemi di salute: le manca il fiato, si stanca facilmente e iniziano a gonfiarsi le gambe. Mamma e papà si accorgono che non è più la stessa e la convincono ad andare in ospedale.

Al suo arrivo i medici si accorgono che la situazione è molto seria: il suo cuore è molto affaticato e si sta per fermare. La diagnosi è presto fatta: ipertensione polmonare primitiva, una rarissima patologia, caratterizzata da elevate pressioni nei vasi polmonari che causa una disfunzione del cuore.

Le condizioni cliniche precipitano rapidamente e Aurora necessita di una macchina che le permette di aiutare il cuore e i polmoni: l’ECMO (per garantirle la circolazione extracorporea e che faccia le veci dei suoi organi). Nonostante una terapia farmacologica specifica non si vedevano gli effetti desiderati e la ragazza non poteva essere staccata dall’ECMO e dalla ventilazione meccanica.

Ecco che si fa strada l’unica opzione terapeutica rimasta: il trapianto in blocco del cuore e dei polmoni. Dal Policlinico di Bari, Aurora viene trasportata con un volo speciale dell’Areonautica Militare a bordo di un C-130 presso il Centro Trapianti Cuore – Polmone dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal prof. Mauro Rinaldi). Qui viene ricoverata presso la Cardiorianimazione, coordinata dalla dott.ssa Anna Trompeo, e dopo un’attenta valutazione si procede alla richiesta in urgenza nazionale dei tre organi per un unico trapianto salvavita.

Dopo 5 giorni la chiamata più attesa per i genitori provati per le gravi condizioni cliniche della figlia, il Centro Regionale Trapianti (diretto dal prof. Antonio Amoroso) propone un donatore. Inizia la corsa contro il tempo, l’équipe prelievo vola verso Trieste per prelevare il blocco cuore-polmoni.

La ragazza viene portata in sala operatoria e sottoposta a un lungo e delicato intervento di oltre 12 ore, eseguito dal prof. Mauro Rinaldi e dal prof. Massimo Boffini, con l’aiuto degli anestesisti Antonio Toscano e Federico Canavosio. Completate le ultime suture il cuore ed i polmoni nuovi iniziano subito a funzionare e la paziente riesce ad essere svezzata dall’ECMO.

Dopo alcuni giorni le condizioni cliniche migliorano e la giovane paziente inizia nuovamente a respirare da sola. Il cammino è ancora lungo, perché anche gli altri organi hanno sofferto molto prima del trapianto e devono ancora riprendersi completamente, ma adesso con un cuore e due polmoni nuovi è solo una questione di tempo.

“È una storia bellissima a lieto fine per la giovane ragazza e per la vita da vivere che ha ancora davanti a sé. Complimenti alle nostre équipe e al sistema trapianti, che ancora una volta si confermano punto di eccellenza della Città della Salute” commenta il dott. Giovanni La Valle, Direttore generale Città della Salute di Torino.

Fonte: Ufficio Stampa Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino

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