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È tutto pronto per una nuova sfida di Alessandro Gattafoni alla fibrosi cistica, 125 Miglia per un Respiro, la traversata in kayak del mare Adriatico per sensibilizzare e raccogliere fondi da destinare ai progetti LIFC in favore delle attività del Servizio Sociale, a tutela dei pazienti FC e dei loro familiari.

Alessandro è un ragazzo di Civitanova Marche fuori dal comune, perché fuori dal comune sono la sua voglia e il suo impegno per raggiungere gli obiettivi che si pone; perché fuori dal comune è la forza che lo spinge ad affrontare le sue sfide nonostante tutta la sua vita sia stata condizionata da una mutazione genetica che lo costringe a convivere con la fibrosi cistica. Ecco perché il suo impegno in questa impresa è dedicato a ogni respiro, suo come degli altri pazienti FC in Italia.

L’avventura di Gattafoni inizierà alle 5.30 di giovedì, quando dall’imbocco del fosso Caronte, sul litorale nord, il suo kayak si dirigerà verso il porto di Ancona: ad accompagnarlo ci sarà il campione di Canoa, oro ad Atlanta ’96, Daniele Scarpa che capitanerà l’equipaggio medico sportivo a bordo dell’imbarcazione ‘Desire’. Il team di Scarpa, però, partirà qualche metro prima di Gattafoni, cioè al club Vela. Da qui, l’arrivo previsto per le 18 al porto di Ancona, dove alle 19.30 andrà in scena l’apericena solidale alla terrazza della Lega Navale di Ancona. Il programma della ‘125 miglia per un respiro’ 2022 prevede, infatti, che ad ogni tappa ci sia una manifestazione promossa dalla Lifc del territorio, con al centro il tema della fibrosi cistica e la conseguente raccolta fondi. Oltre ad Ancona, i traguardi successivi sono Cesenatico, Venezia, Trieste e infine Pirano. La tappa finale è fissata per il 29 giugno.

«Pronto per questa avventura? Dal punto di vista fisico non ci sono problemi – ammette Gattafoni – , obiettivamente lo scorso anno è stata più faticosa, dato che si trattava di una traversata diretta. Tuttavia organizzare un’iniziativa del genere è sempre molto stancante e porta via parecchio tempo. Perciò, sotto l’aspetto mentale, mi sento più provato. Ora, non vedo l’ora di toccare la Slovenia con mano, come ho fatto l’anno scorso con la Croazia anche se lo scopo principale di questa iniziativa resta la divulgazione del tema fibrosi cistica, con l’obiettivo che le istituzioni e l’opinione pubblica si rendano sempre più conto della problematica e facciano tutto il necessario per combatterla».

Redazione Respiro.news

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