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Rivalutato il ruolo del latte artificiale: se nei primi giorni di vita il neonato perde troppo peso, al latte materno di può aggiungere un'integrazione di latte artificiale senza compromettere il regolare sviluppo del bambino e nemmeno l'allattamento al seno nei mesi successivi. A dirlo è uno studio pubblicato sulle pagine di Jama Pediatrics condotto dai ricercatori dei Benioff Children's Hospitals dell’Università della California, San Francisco. 

I ricercatori hanno monitorato la crescita di 164 neonati allattati al seno tra il primo e il terzo giorno di vita che avevano subito una notevole perdita di peso in quell’arco di tempo. 

Metà delle neo-mamme aveva aggiunto un po’ di latte artificiale dopo ogni poppata, interrompendo l’integrazione non appena il latte materno diventava disponibile. Cosa che di solito avveniva dal secondo al quinto giorno dopo il parto. 

L’altra metà delle puerpere aveva allattato esclusivamente al seno. Gli studiosi hanno osservato che non c’erano grandi differenze tra i due gruppi: a sei mesi di vita i neonati che avevano ricevuto l’aggiunta di latte artificiale avevano le stesse probabilità di essere allattati al seno degli altri. I loro destini si separavano solo più avanti. A 12 mesi di vita i bambini ancora allattati al seno erano 21 (30%) nel gruppo che aveva ricevuto l’aggiunta contro i 37 dell’altro gruppo. 

«I risultati suggeriscono che un uso precoce e limitato del latte artificiale potrebbe non avere un impatto negativo sui bambini, ma potrebbe modificare l'atteggiamento materno verso l’allattamento. È possibile che l'integrazione riduca l'impegno, da parte della madre o di altri membri della famiglia, a proseguire con il latte materno più tardi nell’infanzia»,  ha detto Valerie Flaherman, pediatra presso l'UCSF Benioff Children's Hospitals e primo autore dello studio. Insomma, chi ha già usato il latte in polvere a ridosso della nascita dei figli sarà più propensa a usarlo più avanti, ma comunque avrà garantito 6 mesi di allattamento al seno, che non è poco. 

Redazione Respiro.News

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