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Chi soffre di diabete deve prestare particolare attenzione anche alla pressione alta: normalmente la prevalenza dell'ipertensione arteriosa nella popolazione adulta è pari a circa il 35% ma questa percentuale sale nel diabetico sino al 70%, anche all'80%. Purtroppo in Italia non c’è una appropriata cultura della prevenzione e del controllo di questo fattore di rischio. Basta pensare che un italiano su tre non sa di avere la pressione alta. Questo è l’allarme che viene lanciato dalla SIIA, Società italiana dell'Ipertensione Arteriosa.
 
“Un diabetico di tipo 2 - dichiara Claudio Ferri, Presidente della SIIA - deve controllare non solo la glicemia, ma anche la pressione arteriosa. Una pressione elevata, se non curata, può dar luogo a complicanze a carico di cuore, cervello e/o rene, ovvero infarto del miocardio, infarto cerebrale e/o insufficienza renale cronica, senza dimenticare la malattia vascolare degli arti inferiori, i disturbi della sfera sessuale e/o cognitivi”.
“E' un vero peccato che l’attenzione nei confronti della pressione arteriosa, malgrado tutti i nostri sforzi educazionali, sia ancora non soddisfacente – continua Ferri -visto che tre italiani ipertesi su dieci non sanno di avere la pressione alta e non c’è l’abitudine di controllare la pressione arteriosa a casa propria anche se si è sani, sebbene gli apparecchi validati in commercio siano di modesto costo, ma affidabili”.
 
Quali sono i segnali che la pressione è alta? L’ipertensione arteriosa è comunemente asintomatica, ma può manifestarsi con alcuni sintomi non correlati che possono svelare la presenza di pressione elevata (cefalea, vertigini, acufeni e/o disturbi della sfera sessuale). Tra i fattori di rischio favorenti la comparsa di ipertensione sono il fumo, l'obesità, la dieta scorretta con uso eccessivo di sale, la sedentarietà e lo stress. Tra le patologie concomitanti, oltre al diabete mellito, ci sono anche malattie renali, cardiache e/o cerebrovascolari.
 
“Un diabetico che si cura appropriatamente, anche quindi normalizzando i propri valori pressori – conclude Ferri – può condurre una vita assolutamente normale”.
 
La prevenzione della comparsa dell’ipertensione arteriosa e degli altri fattori di rischio cardiovascolare, la cura di tutte le possibili patologie coesistenti, l’adozione di uno stile di vita sano, il trattamento antiipertensivo efficace con nutraceutici e/o farmaci, l’aderenza e la persistenza alla terapia prescritta, sono tutte strategie indispensabili per prevenire questo disturbo oppure evitarne i danni.

Fonte: Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa 

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