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Non chiamatemi morbo. Storie di resistenza al Parkinson fa tappa a Bergamo: la mostra fotografica itinerante di Giovanni Diffidenti raccontata dalle voci di Lella Costa e Claudio Bisio arriva in Accademia Carrara dopo le esposizioni a Milano e Genova. Storie vere di persone con Parkinson, che sanno fare riflettere e divertire, commuovere e pensare.

La mostra, che ha per tema una malattia tanto diffusa quanto poco e mal conosciuta, costituisce un’occasione per sensibilizzare il pubblico, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce, e per combattere lo stigma e l’isolamento sociale che riguarda le persone con Parkinson le immagini di Giovanni Diffidenti, insieme ai testi di Roberto Caselli interpretati da “Mr o Mrs ParkinsonLella Costa e Claudio Bisio rispondono all’esigenza di mostrare come il benessere e una buona qualità della vita sono necessari e possibili per le persone affette da Parkinson I due attori, con le loro inconfondibili voci, da ascoltare tramite una APP gratuita, danno vita a una narrazione in cui è la malattia in prima persona a guidare il visitatore alla scoperta della vita dei protagonisti, tra questi il giornalista Vincenzo Mollica e il divulgatore scientifico Edoardo Boncinelli dai momenti difficili alle personali strategie di resilienza che ognuno di loro ha saputo applicare nella propria quotidianità L’allestimento è curato dall’architetto Franco Achilli

Due appuntamenti di approfondimento aperti a tutti
_domenica 23 maggio alle ore 10 00 negli spazi del museo Dance Well la pratica artistica a cura di Orlando con Accademia Carrara e Festival Danza Estate che promuove l’espressione libera del corpo, qualunque caratteristica esso abbia L’iniziativa, pensata originariamente per persone con Parkinson, è oggi aperta a tutti, in modo trasversale e intergenerazionale
_sabato 29 maggio dalle ore 9 00 alle 12 30 il convegno online L’inguaribile voglia di vivere Malattie croniche e disabilità riflessioni ed esperienze promosso dall’ Associazione Italiana Parkinsoniani Attraverso le testimonianze dirette di persone affette da Parkinson o con disabilità, un focus sui temi dell’accessibilità, dell’inclusione e del benessere
L’appuntamento, a partecipazione gratuita, verrà trasmesso in diretta su www aipbergamo it, nonchiamatemimorbo info e il canale YouTube di Accademia Carrara

"La Carrara in questi anni ha lavorato gettando le basi per diventare un museo sempre più accogliente e inclusivo, aperto a tutti La mostra fotografica Non chiamatemi morbo e il convegno L'inguaribile voglia di vivere che ospitiamo in museo si innestano in un percorso avviato da tempo di attenzione verso i pubblici più fragili L'arte può contribuire al benessere e alla salute di chi ne fruisce, ed è per questo che è ancora più forte, in questo momento storico, l'esigenza di aprire le porte del museo a tutti i visitatori, ai pubblici fragili, alle famiglie, al territorio come alle classi di giovani alunni La Carrara si conferma quindi uno spazio aperto alla città e ai cittadini, un'esperienza di storia e di bellezza capace di arricchire il visitatore, generare benessere anche grazie alla collaborazione progettuale e di visione di professionisti della cura"
M.Cristina Rodeschini direttore Accademia Carrara

"Sono felice che la mostra fotografica parlante #NonChiamatemiMorbo riparta da Bergamo per proseguire il tour nelle città italiane Per due motivi l’idea è nata nella nostra città e dopo l’esordio al Piccolo Teatro di Milano, è ancora una prestigiosa istituzione culturale quale l'Accademia Carrara a comprenderne il valore artistico ed educativo Bergamasche sono anche molte delle storie che si raccontano, come quella del Vescovo Beschi, caregiver della madre Bergamasco è il fotografo Giovanni Diffidenti, riconosciuto a livello internazionale per la sua capacità narrativa Bergamasca la tecnologia Tiknil di Pedrengo) che consente di ascoltare le voci di Lella Costa e Claudio Bisio a commento delle immagini Facendoci vivere un’emozione forte, capace di contrastare lo stigma e l’ignoranza che circonda il Parkinson
Giangi Milesi presidente Confederazione Parkinson Italia"

"Dopo un lungo periodo di difficoltà, per altro non ancora terminato, paradossalmente uno stimolo positivo e un orientamento ci vengono dati da persone fragili, quelle cioè che di fatto hanno più bisogno di tutela Questo è il messaggio che anche quest’anno viene dal convegno L’inguaribile voglia di vivere giunto alla settima edizione Attraverso le loro vicende umane queste persone ci raccontano come la malattia o la disabilità abbia portato apprezzamento per il dono della vita che, al di là di ogni problema, vale la pena essere vissuta Il 2021 è anche un anno particolare, il convegno è infatti inserito negli eventi della campagna di sensibilizzazione basata sulla mostra Non chiamatemi morbo che a sua volta è nata dall’omonimo libro presentato nel 2020 Il tutto nella splendida cornice dell’Accademia Carrara Tutte queste iniziative sono state ideate e si sono sviluppate nell’ambito dall’associazionismo e del volontariato legato al Parkinson della nostra provincia Anche questo aspetto è per noi un motivo di orgoglio e di stimolo a continuare su questa strada perché il Parkinson non ferma la vita"
Marco Guido Salvi, vicepresidente nazionale di AIP e coordinatore della sezione di Bergamo

Orari:
venerdì 15.00 > 20.30
sabato 10.00 > 19.00
domenica 10.00 > 19.00

L’ingresso alla mostra fotografica in Ala Vitali è compreso nel costo del biglietto d’accesso in Carrara.
Accesso gratuito per le persone con Parkinson e i loro caregiver d ettagli e modalità su lacarrara.it.
Ingressi contingentati, prenotazione obbligatoria nel fine settimana (con un giorno d'anticipo):
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. +39 328 1721727

La tappa di Bergamo è realizzata in collaborazione con AIP Sezione di Bergamo e AIGP (Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani), con il contributo non condizionato di Bial Farmaceutica Medtronic Zambon, UCB, Bper banca e con il patrocinio di Bergamo Scienza www parkinsonitaliaonlus it @parkinsonitalia #NonChiamatemiMorbo

Fonte: ufficio stampa adicorbetta
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