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Da tre mesi si fa chiamare Cancer Man ma il suo vero nome è Matteo Pitzalis. Ha 37 anni e vive con la moglie e i due figli a Serdinia vicino a Cagliari. Soffre di una rara forma di tumore che colpisce il tratto biliare del fegato, il colangiocarcinoma parietale. E' in cura all'Ospedale Universitario di Padova, ha difficoltà ad affrontare le spese dei tanti viaggi che è costretto a fare per via della sua malattia.

La sua è una lunga storia di malattia che si snoda fra gli ospedali di Cagliari, Roma e Padova. Alla fine del 2018 ha deciso di raccontare e condividere la sua storia sui social perchè non bisogna vergognarsi di avere un tumore o sentirsi in colpa per il fatto di essere malati. 
La decisione di condividere la storia della malattia è arrivata dopo un intervento di resezione epatica fallito. Scrivere per raccontare pubblicamente la sua malattia è stata una liberazione. 
Lo scorso ottobre Matteo ha organizzato una raccolta fondi online grazie alla quale ha raccolto in pochi giorni quasi diecimila euro. 

"Una malattia terribile, ho pensato che per provare a sconfiggerla avrei avuto bisogno di superpoteri e così mi sono inventato questa storia di Cancer Man, supereroe che combatte contro il cancro", dice all'Unione Sarda il grande appassionato di personaggi Marvel. Con il marchio "Cancer Man" c'è ora una linea di abbigliamento con il logo CM, il cui ricavato serve solo a finanziare una parte delle spese cliniche e di viaggio fino a Padova. Le tshirt sono in vendita sia sul web sia (a breve) in negozi del Cagliaritano. Attualmente è disoccupato e sua moglie non lavora.

"Sono tornato a sperare, con quei soldi potrò presto andare a Padova e ripetere un nuovo intervento" dichiara Matteo. "Vivo un tempo che scorre come dentro a una clessidra: ogni minuto è prezioso. Trasformo il brutto in bello e non spreco più niente. Il sorriso dei miei figli, l’amore di mia moglie mi fanno sentire immensamente fortunato, provo un’inesauribile voglia di vivere che prima della malattia non conoscevo. Riesco ad aiutare me stesso e, soprattutto, riesco a dare coraggio ad altre persone che soffrono. È questa la mia missione".

Redazione Respiro.News 

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