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Se avete più di cinquant’anni e volete mantenervi in forma negli anni a venire, è probabile che da oggi dobbiate mangiare più frutta e verdura per assumere più Vitamina C. La regina delle vitamine sarebbe infatti responsabile, insieme ad attività fisica regolare e ad abitudini di vita sane, di un’azione anti invecchiamento dei muscoli, in grado di contrastare il tempo e la gravità. Ma facciamo un salto indietro. Man mano che invecchia, il corpo umano perde massa muscolare; in particolare, i muscoli scheletrici che costituiscono da soli circa il 40% del nostro peso (ad esempio glutei, deltoidi, ecc.), tendono anno dopo anno a perdere forza e mobilità. Ciò è dovuto a modificazioni ormonali, malattie croniche e soprattutto alla diminuzione di attività fisica. È un processo fisiologico, ma che superati certi limiti può portare ad una vera e propria patologia detta sarcopenìa. Più di cinquanta milioni di over 50 nel mondo ne sono affetti. Senso di debolezza, perdita di funzionalità muscolare e scarso equilibrio sono alcuni dei blandi sintomi che nel lungo periodo possono trasformarsi in disabilità fisiche vere e proprie, con conseguente perdita di indipendenza e qualità della vita. Recenti studi hanno anche dimostrato che la sarcopenìa contribuisce allo sviluppo e alla progressione del diabete mellito di tipo 2. Insomma, si tratta di una condizione poco nota ma che è meglio prevenire. Parziale soluzione potrebbe essere proprio la Vitamina C. Gli esperti hanno dimostrato una significativa correlazione tra l’apporto nutrizionale di acido ascorbico nei soggetti di mezza età o più anziani, e la massa muscolare scheletrica: chi ne ha concentrazioni più alte nel sangue, mantiene i muscoli più tonici e più a lungo.

La pubblicazione si basa su dati raccolti da oltre 13 mila donne e uomini parte del progetto EPIC (Europaen Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), un grande studio prospettico europeo nato per comprendere i legami tra alimentazione, cancro e altre malattie croniche. “I partecipanti - spiega Ailsa Welch, epidemiologa nutrizionale alla Norwich Medical School, lead-author dello studio - hanno tra i 42 e gli 82 anni e hanno tenuto un diario alimentare lungo il periodo di osservazione”. Dopodiché, per stimare con precisione la quantità di massa muscolare degli individui, è stato calcolato il volume di grasso e acqua nel corpo attraverso piccoli segnali elettrici a bassissima potenza con la tecnica della bioimpedenziometria. “Abbiamo anche misurato la concentrazione di Vitamina C nel sangue - prosegue Welch - producendo dati non soggetti a eventuali errori dei diari”. I risultati sono chiari: “i gruppi che hanno assunto più Vitamina C hanno più massa muscolare e muscoli più tonici”, si legge nelle conclusioni. In particolare la categoria con i livelli più elevati, ha addirittura il 3% di massa muscolare in più rispetto alle altre. “Il gap è davvero notevole – commentano gli studiosi – dal momento che la perdita di massa muscolare dopo i 50 anni è dell’ordine dello 0.5-1% ogni anno”.

“La Vitamina C è fondamentale, ma non ne consumiamo abbastanza”

Ma per quale ragione è così importante la Vitamina C per i nostri muscoli? “È utilizzata insieme agli aminoacidi lisina e metionina - risponde la professoressa Welch - per sintetizzare la carnitina, sostanza cruciale per fornire energia al tessuto muscolare e farlo funzionare correttamente”. “Interviene anche nella sintesi del collagene che tiene insieme i tessuti connettivi del nostro corpo ed è componente strutturale dei muscoli”. Come noto poi, la Vitamina C è un potente antiossidante che, oltre a rafforzare il sistema immunitario, contrasta l’azione di invecchiamento cellulare dei radicali liberi. “Ora – sottolinea Richard Hayhoe, ricercatore alla Norwich Medical School e coautore dello studio – abbiamo mostrato per la prima volta che l’assunzione di Vitamina C aiuta anche a controllare la perdita di massa muscolare in donne e uomini anziani”. Risultato significativo perché si tratta di una sostanza ampiamente disponibile in vari tipi di frutta e verdura come peperoni, cavolfiori, spinaci, kiwi, ribes fragole, arance e limoni. Aumentarne l’apporto è piuttosto semplice in caso di deficit. Si, perché gli scienziati della East Anglia hanno dimostrato anche che assumiamo molta meno Vitamina C di quanta ne dovremmo secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). “Il 60% degli uomini e il 50% delle donne sono in netta carenza”. EFSA raccomanda un apporto minimo giornaliero di Vitamina C sui 90 mg per gli uomini e 80 mg per le donne. “Non stiamo certo parlando di mega-dosi”, nota Welch. E conclude: “mangiare almeno un agrume al giorno e tenere uno spazio per la verdura in ogni pasto è sufficiente per la maggior parte delle persone”.

Fonte: https://laprovinciapavese.gelocal.it/salute/2020/10/02/news/per_preservare_i_muscoli_dopo_i_50_anni_serve_la_vitamina_c-269209238/

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