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Può l’alimentazione influire sulle nostre capacità di concentrazione? Sì, secondo un recente studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, che ha approfondito l’impatto della dieta sulle capacità cognitive. Dai risultati è emerso che i grassi saturi (contenuti nei latticini, nelle carni grasse e in alcuni oli vegetali) possono contribuire a peggiorare l’attenzione, la memoria a breve termine e la concentrazione.

Il rapporto tra grassi saturi e funzioni cognitive
Numerosi studi passati hanno trovato un rapporto tra la salute dell’intestino e la salute del cervello. Sulla base delle precedenti evidenze sul tema, il team di esperti ha deciso di studiare gli effetti dei grassi saturi sulla concentrazione a breve termine. Per farlo ha ripreso in mano una ricerca che aveva approfondito l’impatto di una dieta ricca di grassi sulla stanchezza delle donne che avevano avuto il cancro. Le 51 partecipanti a quello studio avevano anche eseguito un test dedicato a misurare la concentrazione, l’attenzione prolungata e i tempi di reazione. Il questionario è stato completato in due momenti diversi: 5 ore dopo aver mangiato un pasto ricco di grassi saturi (salsicce, uova, salse, dolci) e 5 ore dopo un pasto povero di grassi saturi, ma comunque ricco di altri grassi “buoni”.

Concentrazione più alta senza grassi saturi
Le partecipanti hanno ottenuto punteggi nettamente migliori quando hanno compilato il questionario dopo il pasto povero di grassi saturi. Gli esperti non pensavano che l’alimentazione potesse influire così rapidamente sulla concentrazione, ma gli esiti dei test non hanno lasciato dubbi: “Diversi studi passati hanno osservato gli effetti della dieta sulla concentrazione per un lungo periodo di tempo. Ma qui abbiamo tenuto conto solo di un pasto, e vedere la differenza è stato incredibile”, spiega la dottoressa Annelise Madison (Ohio State University), autrice principale della ricerca, “Oltretutto la differenza tra i pasti risiedeva nel livello di grassi saturi, ma entrambi avevano un alto livello di grassi complessivi. Dunque l'effetto cognitivo dei pasti ricchi di grassi saturi potrebbe essere ancora maggiore se confrontato con un pasto a basso contenuto di grassi”.

I motivi dell’impatto negativo dei grassi saturi sulle funzioni cognitive non sono ancora chiari. In linea generale, si sa, è più difficile stare concentrati e attenti dopo aver mangiato pesante: secondo gli autori dello studio la “colpa” è delle infiammazioni che si creano nel nostro organismo. Queste infiammazioni, che possono influire negativamente sulla salute del cervello, aumenterebbero quando la nostra dieta è ricca di grassi saturi. Al momento, però, si tratta solo di un’ipotesi: il prossimo passo della ricerca sarà approfondire questo tema.

Fonte: Quotidiano.net

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